Esiste una progressione a livelli per diventare un triatleta.
PRIMO LIVELLO
Il primo livelloconsiste nell’approcciarsi all’allenamento delle tre discipline di base: nuoto, ciclismo e corsa.
In questa fase non importa essere più o meno performanti; la priorità è prendere dimestichezza con i gesti specifici delle tre discipline.
Sono tutti gesti motori naturali; ciascuno di noi è o è stato triatleta. Infatti, chi nella propria vita non ha nuotato, pedalato e corso ? Magari non in modo competitivo, ma l’acquisizione dei tre gesti sono in possesso di tanti.
Certamente correre è apparentemente il gesto più semplice anche se come diceva il professor Carlo Vittori: “Apparentemente semplice e facile perché istintiva quando usata per rincorrere il tram, diventa un gesto complesso e ricco di concatenazioni motorie e oggetto di sofisticate ma irrinunciabili speculazioni della realtà tecnico pratica, quando la si utilizza per sviluppare velocità…correre non è difficile, mentre il difficile è saper correre …” a sottolineare la differenza tra correre e farlo in maniera efficace.
Il ciclismo è tecnicamente difficoltoso nella fase d’apprendimento (si pensi alle difficoltà che incontrano i bambini quando devono rimanere in equilibrio e guidare la bicicletta) per poi, una volta acquisiti gli schemi motori, essere piuttosto semplice.
La disciplina più complicata da apprendere è sicuramente il nuoto in quanto, nonostante l’esperienza prenatale che tutti sperimentiamo, è il gesto più lontano dalla nostra natura di “animali” terrestri.
Sviluppare e poi affinare abilità tecniche in relazione alle discipline specifiche (nuoto, ciclismo e corsa) comporta una minore spesa (calo del costo energetico) nell’esecuzione del movimento specifico comportando, di conseguenza, un migliore rendimento a parità di spesa energetica.
E’ un punto, questo, molto importante. Troppo spesso ci si concentra sulla capacità d’incremento della spesa energetica da parte dell’atleta dimenticandosi che per andare più veloce o fare meno fatica è altrettanto importante abbassare i costi energetici.
SECONDO LIVELLO
Il secondo livelloconsiste nel divenire competitivi su tutte le discipline che compongono il triathlon. Raggiunto questo livello non si devono avere carenze gravi in una o più discipline.
Significa possedere un grado d’allenamento e di relativa potenziale prestazione omogeneo e uniforme sulle tre discipline, compatibilmente con il fatto che sarà normale in questa fase avere una disciplina carente e una in cui ci si sente più sicuri.
L’acquisizione di questo livello è legato allo sviluppo dell’allenabilità, intesa come capacità d’assorbire il carico d’allenamento. L’obiettivo prioritario non è tanto verificare sul cronometro i miglioramenti, ma percepire che aumenta la capacità di svolgere un numero di allenamenti maggiore (incremento della frequenza d’allenamento) o di un numero più elevato di ore settimanali (incremento del volume d’allenamento). In entrambi i casi la riprova d’essere sulla buona strada sarà fornita dalla capacità di recupero che l’organismo dimostra tra gli allenamenti.
TERZO LIVELLO
Il terzo livelloè quello in cui l’atleta riesce a mettere sul campo gara ciò che realmente vale in allenamento. Si può dire che prima si diventa capaci e competitivi nell’allenare le tre discipline (secondo livello) e solo successivamente si diventa realmente triatleti, quando il potenziale che viene dimostrato in allenamento viene effettivamente riversato in gara con una percentuale vicina al 100%.
Dunque, l’abilità di collegare in maniera ottimale le tre discipline che compongono il triathlon è fattore determinante per il successo.